18/06/2014
Fonte: Airdevils
Autori: Luciano Zanini
Anatolian Eagle, esercitazione fondata nel 2001 rappresenta una esercitazione militare a livello multinazionale; le varie forze aeree svolgono operazioni combinate, eseguite contro obiettivi strategici e tattici offrendo eccellenti opportunità di formazione a tutti i partecipanti, ma i requisiti per ospitare questo tipo di esercitazione sono tali, che ci sono solo tre centri di formazione in tutto il mondo in grado di ospitare tale evento; l'unico situato al di fuori del Nord America è l'Anatolian Eagle Training Centre (AETC) in Turchia. Per capire l’importanza dello svolgimento di tale esercitazione ci comunicano che sin dalla sua nascita all’esercitazione hanno partecipato la considerevole cifra di 28.250 militari e ben 2.376 velivoli, che insieme hanno generato 20.258 sortite, a supporto di tali numeri infatti nelle varie edizioni numerose furono le forze aeree ospitate quali: il Pakistan, la Giordania, Israele, gli Emirati Arabi Uniti, l’Emirato del Qatar e l’Arabia Saudita in qualità di paesi “amici” congiuntamente a: Germania, Paesi Bassi, Italia, Francia, Belgio, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna.
La struttura e la finalità a capo dell’Esercitazione denominata AE Training Squadron Command è composta da vari elem enti, tra i quali primari sono rappresentati da:
White Head Quarter
il quale assolve i seguenti compiti: preparazione dello scenario addestrativo determina il livello di addestramento monitoraggio e comando valutazione e analisi dell’addestramento
Red Force
composta dal 132 Filo svolto con i velivoli F 16 e F 4E-2020 Terminator con il compito primario Aggressor Blue Force il quale tramite formazioni nazionali e internazionali svolge il compito primario di target Threat Systems in sintesi, il sistema di Difesa Aerea e Radar C2 center, che si avvale di una Radar Operation Room a terra, e da due sistemi aviotrasportati, con velivoli E 3A Awacs della Nato e dal nuovissimo B 737AEW ella Türk Hava Kuvvetleri. Nell’edizione 2014, il rischieramento presso la base di Konya dei velivoli partecipanti si è protratto per due giorni, dopodiché iniziata l’attività preparatoria con un briefing generale iniziarono i voli di familiarizzazione con l’ambiente circostante. Velivoli presenti 78, con i seguenti obbiettivi e missione Obbiettivi:
Aumentare il livello di formazione operativa dei piloti e del personale di difesa aerea nell’ambiente operativo simulato più realistico. Esercitare e sviluppare procedure operative unite e combinate. Missione: fornire un’area operativa il più realistico possibile di formazione per piloti combat-ready, dare la possibilità ai piloti da caccia di perfezionare le tattiche previste da impiegare in grandi formazioni multinazionali permettere a piloti e controllori GCI di mantenere il loro stato Combat Ready con i vari tipi di missione. L’AE Trainings sfrutta per il controllo delle operazioni di volo le quali coprono una superficie di ben 1.200 kmq il sistema ACMI, il quale controlla in tempo reale la posizione, l’altitudine e la velocità di ogni velivolo presente nell’area dedicata Le "giornate lavorative" iniziarono mercoledì mattina con l'accoglienza in base dei numerosi fotografi provenienti da tutta l' Europa; dopo la procedura di registrazione siamo stati avviati al briefing dove il Maggiore Hasan Saffet Çelikel ha introdotto le attività previste nei tre giorni di apertura dell’esercitazione; tre giornate intense presso la base turca, ricche di emozioni, una full immersion forografica per i tanti media presenti all' evento. L'autore desidera ringraziare gli addetti militari presso l'Ambasciata italiana ad Ankara, e tutti i collaboratori dell'Ufficio Pubblica Informazione della Base Aerea di Konya .
Il nostro corrispondente Zanini Luciano from Konya AB