USS BUSH
Fonte: Airdevils
Autori: Stefano Gozzini - Luciano Zanini
Ottobre 2011, un sogno diventato realtà, con gli amici Simone e Paolo di Aviation-shots ci avviamo al check-in per intraprendere un esperienza unica nel suo genere, finalmente dopo mesi di richieste, telefonate, mail si parte. Parecchie ore di volo ci separano dal Bahrain, ma l'entusiasmo ci fa dimenticare i vari spostamenti che dovremo affrontare. Dopo piu di 12 ore di viaggio ci troviamo nel Golfo; il buio della notte ci accoglie, alle due di mattina ci sono ancora 26° gradi!!!!.Dopo le dovute procedure alla dogana per entrare in Bahrain a breve sorgerà il sole, il personale americano ci preleverà e ci condurrà all' imbarco per la CVN-77 USS GEORGE H.W. BUSH. L' incontro con il nostro responsabile ed Ufficiale delle pubbliche relazioni, avviene in un clima di euforia, tra poco potremo realizzare un sogno che nutrivamo da sempre. L'ora è arrivata, sul piazzale dell'aeroporto sono parcheggiati i Greyhound C2, che fanno spola, tra la terra ferma e la portaerei, nessun dato ci viene fornito: dove andremo, cosa faremo; solamente un breve briefing prima di salire sull'aereo su cosa fare in caso di emergenza, il load master ci spiega con dovizia di particolari l' uso del salvagente per un eventuale ammaraggio. Ci siamo, ci prepariamo, bardati con i "cranial" (casco), con gli occhialoni da sciatore, con il paracadute, saliamo, sul velivolo in breve tempo tutti prendono posto; notiamo immediatamente che i sedili sono posizionati al contrario rispetto ai soliti aerei di linea, e questo un po' preoccupa la "truppa" italiana.....Il C2 finalmente mette in moto, dispiega le ali, si allinea e decolla. Il volo si svolge regolarmente, sino a quando il C2 inizia a virare in modo continuo, contorcendo lo sguardo all'indietro e spaziando l'orizzonte, scorgo la nave e l'enorme 77 stampigliato con le lampade.. Ci siamo!! gli F18 sono davanti alle catapulte, in procinto di decollare, il C2 inizia a circuitare in attesa dell' autorizzazione all' atterraggio, ad un tratto il velivolo inizia ad accelerare, livella le ali, si mantiene basso sul mare si porta all'apertura per l'atterraggio, la virata è di quelle che non ti aspetti e lo stomaco finisce in gola. Gancio abbassato, carrello giù, leggeri accostamenti... la voce del load master "Every Go"... due secondi e siamo scaraventati per terra sul ponte, il fumo inizia a salire dal pavimento dell'aereo, siamo finalmente sulla "Bush"; il portellone si apre, il personale con le giubbe rosse, verdi, marroni, bianche, sono davanti a noi, un rapido salto dal C2 e tocchiamo il "sacro suolo"....Sulla nave veniamo immediatamente accolti dall' Ufficiale delle Pubbliche Relazioni, il quale dopo il benvenuto a bordo della Bush, ci mostra l'attività prevista ed i luoghi dove poter fotografare in tutta sicurezza. Il tempo di raccogliere i nostri effetti personali.... e si inizia, non abbiamo praticamente dormito da quasi due giorni ma siamo pronti, dal punto di vista fisico l'esperienza non è certo semplice, centinaia di scalini ci attendono..!!.
La giornata scorre attraverso la guida pianificata dei nostri accompagnatori, abbiamo la possibilità di vedere l'attività aerea da divesi punti di vista: dal ponte a fianco degli shooter!!!! ribadisco a fianco degli shooter!!!!, attraverso i piani rialzati dell'isola, a poppa per gli atterraggi ed infine a prua dove gli F-18 praticamente si fotografano con il 35 mm!!!!. Un paio d'ore a bordo e capiamo immediatamente che sulla Bush lavora una grande squadra, l'attività è frenetica, sicura, uomini e donne sul ponte di volo operano in totale sinergia, il gesticolare delle mani, il trovarsi al posto giusto al momento giusto, in totale sicurezza durante l'attività di volo incessante. Il tempo vola, come la nostra visita, a breve ritorneremo sulla terra ferma, sperimentando cosi oltre all'atterraggio, il decollo con la catapulta a vapore del C2 Greyhound. Ma prima una grande ed unica oppurtunità ci viene concessa: partecipiamo ad una missione a bordo con l' HSC-9 Tridents MH-60F; non ci sono parole per descrivere l'emozione del volo, foto fantastiche intorno alla Bush durante la navigazione operativa!! Il giorno successivo sveglia praticamente all' alba (5 a.m) ci aspettano le foto sul ponte al sorgere del sole, ancora la zona non è popolata, siamo in pochi, iniziano gli scatti, il caldo si fa sentire sin dalle prime ore della giornata ma l'oppurttunità è unica. In breve tempo la nave si popola e l'attività riparte per la routine quotidiana. Il tempo di assistere dall'isola ai decolli e il momento del ritorno è arrivato, consegnamo i bagagli, salutiamo con tristezza i nostri accompagnatori, ribadendo che non dimenticheremo mai le nostre due giornate trascorse a bordo, saliamo sul C2 e via. L'aereo si posiziona davanti all'elevatore, potenza al massimo dei motori, catapulta on, si decolla, l'urto da 0 a 210 km in 3 secondi lo si avverte andando a sbattere contro il sedile in avanti, è l'ultima emozione operativa che ci regala la George H.W. Bush
Teatro Operativo: Mare Arabico 1°Crociera dalla consegna Ufficiale. La Cvn 77 è la decima portaerei della classe Nimitz. Intitolata al 41 Presidente Americano George H.W. Bush, ex pilota da caccia TBM-3 Avenger della Marina Militare Americana, e più giovane (18anni) pilota Us Navy. I lavori di costruzione, sono iniziati nel gennaio 2001, presso il cantiere della Northrop Grumman Newport Shipbuilding. (Virginia), la cerimonia della posa della chiglia è avvenuta il 6 Settembre 2003. Dopo vari test e valutazioni operative è sta Consegnata alla Marina Militare Americana l' 11 Maggio 2009. Unica nel suo genere la CVN 77, ha un nuovo design dell'elica, un nuovo bulbo a prua, che fornisce una maggiore spinta, migliorando l'efficienza dello scafo, un nuovo ponte di volo curvo per ridurre la traccia radar, un hangar più capiente;nuova torre radar, sistemi di navigazione e comunicazione più aggiornati, migliorie per lo stoccaggio e la distribuzione del carburante sul ponte di volo per gli aerei. Migliorie tecniche e ambientali sono state incorporate per la riduzione dei costi, con conseguente ammodernamento e integrazione ai fini di migliorare la qualità e produttività della nave. Parte della Nave è stato fabbricato con dell'acciaio ri forgiato delle Torri Gemelle.
Airdevils would like to thank the US NAVY for giving us this bi g professional opportunity, all the US Navy, PAO involved in our embark, the 5th Fleet, the PAOs onboard USS George H.W. Bush.