18/10/2023
Autori:  Michele Carrara 

La base aerea di Meiringen, situata in Svizzera a un'altitudine di 570 metri tra le Alpi dell'Oberland Bernese, se non fosse per la moderna torre di controllo e per alcuni elicotteri parcheggiati nel vasto piazzale vicino alla pista, sarebbe difficile definirla una base aerea. A differenza di quanto accade in Italia, l'aeroporto è circondato da recinzioni più che altro "simboliche", talvolta addirittura assenti, e da un sistema di passaggi a livello attivato quando necessario per evitare che le automobili che attraversano la pista o i raccordi possano interferire durante le operazioni di volo. La rete stradale cittadina attraversa l'intera area aeroportuale da nord a sud e da est a ovest: un paio di semafori controllati da militari della Schweizer Luftwaffe regolano il passaggio sulla pista (consentito fino a pochi istanti prima del decollo di qualsiasi aereo) e sui raccordi che collegano l'area di manovra agli hangar. Per il resto, la base è un ampio "open space" con gli aerei custoditi all'interno di rifugi ricavati nella montagna a sud dell'aeroporto e gli uffici dei reparti di volo ospitati in moderni hangar che si affacciano sui piazzali adiacenti alla pista 10/28. L'aeroporto è caratterizzato da un intenso traffico di aerei ad ala fissa e mobile, che volano in orari più o meno d'ufficio: generalmente si opera durante tutta la settimana lavorativa, sia al mattino che al pomeriggio, con una breve pausa per il pranzo, precisamente alle 12:00. Durante l'intervallo, non è raro vedere gli equipaggi in una delle locande situate attorno alla base, tra la pista e un pascolo di bovini. Meiringen è la sede del Fliegergeschwader 13, composto da due gruppi di volo: il Fliegerstaffel (FlSt) 8, dotato di F-5, e il FlSt 11, equipaggiato con F/A-18. La base accoglie anche frequentemente aerei ed elicotteri in transito, che, a differenza dei caccia di casa, non utilizzano i rifugi sotterranei ma vengono parcheggiati nel piazzale adiacente alla testata 28. Situata in un contesto pittoresco, con un paio di reparti che effettuano sortite e priva delle restrizioni che caratterizzano la maggior parte degli aeroporti italiani (ed europei), Meiringen rappresenta un vero paradiso per gli appassionati di spotting e fotografi. L'orientamento della pista consente, dalla mattina alla sera, di posizionarsi nella zona sud dell'aeroporto (raggiungibile attraversando comodamente la pista con la propria auto) per avere almeno tre "spotting points" che permettono di osservare l'intera attività di volo sempre in condizioni di luce favorevoli.

A est, è possibile vedere i rullaggi degli aerei diretti verso e provenienti dagli hangar sotterranei; più o meno a metà pista si possono osservare decolli, atterraggi, rullaggi e attraversamenti degli aerei che utilizzano la taxiway centrale per raggiungere i rifugi; a ovest, vicino alla testata della pista, si possono vedere gli atterraggi e i rullaggi per i decolli che utilizzano la RWY10. Anche la zona nord è ricca di punti di osservazione, ma sono meno frequentati rispetto a quelli a sud, poiché sono costantemente in controluce. A proposito, la luce entra nella vallata solo nei mesi "caldi", ovvero da aprile a fine ottobre; nel resto dell'anno, le montagne impediscono ai raggi solari di illuminare la base. Fino alla primavera inoltrata e a partire da settembre, le cime montuose che circondano la base sono imbiancate, creando uno scenario spettacolare. In corrispondenza di ogni punto di osservazione è presente un'area di parcheggio dedicata: alcune sono ufficialmente riconosciute e segnalate, altre sono improvvisate e richiedono il pagamento di una piccola quota (1 franco svizzero) al proprietario del terreno. In altre aree è sconsigliabile parcheggiare per non suscitare l'ira dei contadini locali o dei militari svizzeri, che tuttavia sono molto gentili e piuttosto permissivi, evidenziando che la presenza di appassionati con lunghi teleobiettivi che si aggirano intorno all'aeroporto non è affatto rara. Riguardo all'ottica, l'escursione ideale per l'attività di volo varia dai 100 mm ai 400 mm, mentre per i rullaggi, se ci si trova vicino a uno dei passaggi a livello, è necessario un grandangolo. La base si trova a pochi chilometri dal più noto poligono di tiro aria-suolo svizzero: Axalp Ebenfluh. Questo poligono è composto da una serie di bersagli rossi posizionati sui pendii ripidi di una vasta vallata a un'altitudine di 2.300 metri. Le operazioni di volo sono gestite dalla piccola torre di controllo, dalla quale vengono autorizzati al tiro gli aerei impegnati in sortite con il cannone. Una volta all'anno, nella prima metà di ottobre, la Schweizer Luftwaffe apre al pubblico per due giorni questo poligono. In realtà, l'evento non si limita ai tiri a fuoco degli F/A-18 Hornet, ma include anche dimostrazioni SAR, simulazioni di dogfight (con uso continuo di flares), aviolanci e il gran finale della Patrouille Suisse. La dimostrazione si svolge da diversi anni con le stesse modalità in entrambe le date del programma (un mercoledì e un giovedì); qualora le condizioni meteorologiche siano avverse, si utilizza una data di riserva, generalmente il venerdì successivo. Se le condizioni meteo sono sfavorevoli, l'evento pubblico può essere cancellato senza preavviso. L'esibizione è identica nei due giorni di dimostrazione, dura un'ora e mezza e inizia, con precisione svizzera, alle 14:00. In realtà, un'anteprima dello spettacolo che avrà luogo nel primo pomeriggio è visibile fin dalle prime ore del mattino, quando formazioni di F-18 sono impegnate nel poligono per la sessione di addestramento con tiri a fuoco reali. Sebbene questa sessione non preveda le esibizioni della pattuglia acrobatica svizzera, né di elicotteri o paracadutisti, la "prova generale" è, se possibile, ancora più spettacolare della dimostrazione vera e propria. Un ulteriore motivo per non perdere le prove è che, prima di liberare il poligono al termine del proprio slot, gli aerei generalmente eseguono un passaggio in formazione a nord del command post, permettendo a spettatori e giornalisti di fotografare gli aerei in condizioni di luce favorevole mentre volano lungo il versante settentrionale dell'Axalphorn, con lo splendido sfondo del lago di Brienz, situato 2.000 metri più in basso. L'unico (si fa per dire) problema è che per assistere alle prove, bisogna affrontare, con il freddo e prima dell'alba (e con il tempo incerto, senza garanzia che l'attività si svolga), una sorta di scalata attraverso un percorso accidentato, molto ripido, lungo e particolarmente faticoso (soprattutto se si affronta con uno zaino contenente l'attrezzatura fotografica). Purtroppo, gli elicotteri che la Swiss Air Force mette a disposizione di VIP e giornalisti per salire ad Axalp da Meiringen iniziano a fare la spola con il poligono solo a partire dalle 13:00, al termine della sessione mattutina, il che significa che non c'è altra soluzione per vedere le prove se non attrezzarsi con cibo e bevande a volontà, scarponi da trekking, torcia, giacca a vento e guanti, e affrontare la salita accodandosi a uno dei tanti gruppi di "scalatori" locali che riescono a orientarsi in montagna anche nel buio più completo. Ovviamente, prerequisito fondamentale è essere in perfetta forma fisica, altrimenti è meglio rinunciare. Con il pensionamento dei vecchi Mirage III RS, che erano soliti "aprire le danze" con un passaggio mozzafiato sulla torre di controllo, l'edizione 2022, come quella precedente, è stata inaugurata da un Pilatus PC-21, seguito da un PC-7 Cougar e Super Puma, che simulando una manovra evasiva ha rilasciato nel cielo del poligono una carica intera di 128 flares. Per il resto, tutto è andato più o meno secondo standard, con il dogfight di due F-18 che hanno concluso l'esibizione con un'arrampicata fino a una quota che rendeva visibili le scie di condensazione, la simulazione di una missione di air policing con due F-18 e un PC-24, e hanno sfilato con gli Hornet svizzeri anche due F-35 dell’Aeronautica Italiana, la dimostrazione SAR da parte di un EC-635, i tiri a fuoco di F-18, il display dell'F-18 solista, l'aviolancio da PC-6 dei paracadutisti svizzeri, la simulazione di una missione di intercettazione di un velivolo "renegade" e l'esibizione della Patrouille Suisse. Grande partecipazione di pubblico, 4.000 persone per ciascuna delle due giornate, all’annuale esercitazione di tiro. Indubbiamente, per la particolare posizione in alta montagna, una presenza all’Axalp – Ebenfluh offre un'emozione unica, con la possibilità di vedere aerei in esercitazione con munizioni da guerra da posizioni abbastanza ravvicinate. L’appuntamento è fra un anno nella medesima regione, che fa parte, tra l’altro, di un altopiano del Canton Berna, noto anche per la sua fama turistica internazionale.
In sintesi, uno spettacolo che almeno una volta nella vita vale la pena di vedere.

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